La Corte Costituzionale amplia i casi di lettura in dibattimento delle dichiarazioni rese nelle indagini preliminari e divenute medio tempore irripetibili
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 218 del 2020, ha dichiarato incostituzionale l’art. 512, comma 1, cod. proc. pen., nella parte in cui non prevede che, alle condizioni ivi stabilite, sia data lettura delle dichiarazioni rese al giudice per le indagini preliminari in sede di interrogatorio di garanzia dall’imputato di un reato collegato a norma dell’art. 371, comma 2, lettera b), che, avendo ricevuto l’avvertimento di cui all’art. 64, comma 3, lettera c), sia stato citato per essere sentito come testimone.