DL N. 149/2020 PROCESSI DI APPELLO – SOSPENSIONE PRESCRIZIONE E TERMINI CUSTODIA CAUTELARE
Nella giornata di ieri 9.11.2020 è stato pubblicato sulla G.U. (alle 23.30 di ieri sera ancora non si vedeva ma lasciamo stare …) ed è entrato immediata in vigore il DL N. 149/2020 che contiene agli artt. 23 e 24 disposizioni urgenti in materia penale.
Nello stesso giorno la Direzione DGSIA del Ministero della Giustizia ha finalmente pubblicato (dopo un vacatio di 12 giorni in cui non si sapeva bene cosa fare) gli indirizzi PEC di tutti gli Uffici Giudiziari ai quali indirizzare le comunicazioni per deposito di atti previsti dall’art. 24, comma 4 del DL N. 137/2020 (una sentenza molto criticabile non ha ammesso i motivi aggiunti inviati via pec).
In ordine ai processi di appello fino al 31.01.2021 è previsto che siano trattati in camera di consiglio non partecipata come forma di trattazione ordinaria, tutti gli appelli penali di fronte alla Corte territoriale tranne i casi di rinnovazione dell’istruzione dibattimentale.
Il processo è celebrato con le forme ordinarie se lo chiede il pm, una parte privata ovvero l’imputato manifesta la volontà di comparire (per i detenuti mi pare che tale volontà possa essere manifestata anche ai sensi dell’art. 123 c.p.p.).
Nel caso di trattazione in camera di consiglio non partecipata il pm rassegna le sue conclusioni scritte almeno 10 gg prima dell’udienza che vengono immediatamente comunicate alla altre parti che possono entro 5 gg prima dell’udienza comunicare alla Corte le loro conclusioni scritte ai sensi dell’art. 24 del DL N. 137/2020 il che significa, almeno a mio giudizio, con atto inviato via PEC alla Cancelleria della Corte con firma digitale.
La Corte – e questo è un punto molto critico della norma – può deliberare con la camera di consiglio virtuale con i consiglieri collegati in via telematica con i problemi ed i difetti di garanzie facilmente intuibili e già rilevati da UCPI (monocraticità occulta, mutamento del collegio designato e violazione del giudice naturale, mancata segretezza della deliberazione etc.).
Esperienza personale: ho appena scritto alla Cassazione per la trattazione orale: è stato disposto il rinvio del processo si precisa con il medesimo relatore nulla si dice degli altri componenti del collegio.
Il dispositivo della sentenza è poi comunicato alla parte sempre a mezzo PEC.
In caso si voglio procedere con le forme ordinarie le parti devono inviare almeno 15 gg liberi prima dell’udienza (termine perentorio) una richiesta scritta di trattazione orale che deve essere inviata alla cancelleria della Corte, almeno così mi pare di comprendere, con atto scritto scansionato e trasmesso a mezzo PEC con firma digitale.
La disposizione non si applica per i primi 15 gg dall’entrata in vigore del DL quindi fino al 23.11.2020 compreso le udienze devono essere celebrate con le forme ordinarie.
Per le udienze fissate tra il 16esimo e il 30esimo giorno dall’entrata in vigore del DL la richiesta di trattazione orale va presentata a pena di decadenza entro il 14.11.2020 (5 gg.).
In ordine alla sospensione della prescrizione, che vale per tutti processi, in questo DL opportunamente non è stata prevista una sospensione generalizzata del decorso della prescrizione norma di sospetta legittimità costituzionale. L’art. 24 prevede che in caso in cui il processo debba essere rinviato per impedimento di un teste, consulente, perito, imputato in procedimento connesso, se l’assenza è determinata da restrizioni della libertà di movimento o quarantena o isolamento fiduciario, la prescrizione è sospesa comunque non oltre il 31.01.2021. L’udienza non può essere differita oltre 60 gg dalla presumibile cessazione dell’impedimento. La sospensione dei termini di custodia è prevista negli stessi casi.
Filippo Poggi
Art. 23
Disposizioni per la decisione dei giudizi penali di appello nel
periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19
- Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino alla
scadenza del termine di cui all’articolo 1 del decreto-legge 25 marzo
2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio
2020, n. 35, fuori dai casi di rinnovazione dell’istruzione
dibattimentale, per la decisione sugli appelli proposti contro le
sentenze di primo grado la corte di appello procede in camera di
consiglio senza l’intervento del pubblico ministero e dei difensori,
salvo che una delle parti private o il pubblico ministero faccia
richiesta di discussione orale o che l’imputato manifesti la volonta’
di comparire.
- Entro il decimo giorno precedente l’udienza, il pubblico
ministero formula le sue conclusioni con atto trasmesso alla
cancelleria della corte di appello per via telematica ai sensi
dell’articolo 16, comma 4, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221,
o a mezzo dei sistemi che saranno resi disponibili ed individuati con
provvedimento del direttore generale dei sistemi informativi e
automatizzati. La cancelleria invia l’atto immediatamente, per via
telematica, ai sensi dell’articolo 16, comma 4, del decreto-legge 8
ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17
dicembre 2012, n. 221, ai difensori delle altre parti che, entro il
quinto giorno antecedente l’udienza, possono presentare le
conclusioni con atto scritto, trasmesso alla cancelleria della corte
d’appello per via telematica, ai sensi dell’articolo 24 del
decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137.
- Alla deliberazione la corte di appello procede con le modalita’
di cui all’articolo 23, comma 9, del decreto-legge 28 ottobre 2020,
- 137. Il dispositivo della decisione e’ comunicato alle parti.
- La richiesta di discussione orale e’ formulata per iscritto dal
pubblico ministero o dal difensore entro il termine perentorio di
quindici giorni liberi prima dell’udienza ed e’ trasmessa alla
cancelleria della corte di appello attraverso i canali di
comunicazione, notificazione e deposito rispettivamente previsti dal
comma 2. Entro lo stesso termine perentorio e con le medesime
modalita’ l’imputato formula, a mezzo del difensore, la richiesta di
partecipare all’udienza.
- Le disposizioni del presente articolo non si applicano nei
procedimenti nei quali l’udienza per il giudizio di appello e’
fissata entro il termine di quindici giorni dalla data di entrata in
vigore del presente decreto.
- In deroga alla disposizione di cui al comma 4, nei procedimenti
nei quali l’udienza e’ fissata tra il sedicesimo e il trentesimo
giorno dalla data di entrata in vigore del presente decreto, la
richiesta di discussione orale o di partecipazione dell’imputato
all’udienza e’ formulata entro il termine perentorio di cinque giorni
dall’entrata in vigore del presente decreto.
Art. 24
Disposizioni sulla sospensione del corso della prescrizione e dei
termini di custodia cautelare nei procedimenti penali, nonche’
sulla sospensione dei termini nel procedimento disciplinare nei
confronti dei magistrati, nel periodo di emergenza epidemiologica
da COVID-19
- Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino alla
scadenza del termine di cui all’articolo 1 del decreto-legge 25 marzo
2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio
2020, n. 35, i giudizi penali sono sospesi durante il tempo in cui
l’udienza e’ rinviata per l’assenza del testimone, del consulente
tecnico, del perito o dell’imputato in procedimento connesso i quali
siano stati citati a comparire per esigenze di acquisizione della
prova, quando l’assenza e’ giustificata dalle restrizioni ai
movimenti imposte dall’obbligo di quarantena o dalla sottoposizione a
isolamento fiduciario in conseguenza delle misure urgenti in materia
di contenimento e gestione della emergenza epidemiologica da COVID-19
sul territorio nazionale previste dalla legge o dalle disposizioni
attuative dettate con decreti del Presidente del Consiglio dei
ministri o del Ministro della salute. Per lo stesso periodo di tempo
sono sospesi il corso della prescrizione e i termini previsti
dall’articolo 303 del codice di procedura penale.
- Nei casi di cui al comma 1, l’udienza non puo’ essere differita
oltre il sessantesimo giorno successivo alla prevedibile cessazione
delle restrizioni ai movimenti, dovendosi avere riguardo in caso
contrario, agli effetti della durata della sospensione del corso
della prescrizione e dei termini previsti dall’articolo 303 del
codice di procedura penale, al tempo della restrizione aumentato di
sessanta giorni.
- Nel computo dei termini di cui all’articolo 304, comma 6, del
codice di procedura penale salvo che per il limite relativo alla
durata complessiva della custodia cautelare, non si tiene conto dei
periodi di sospensione di cui al comma 1.
- Il corso dei termini di cui all’articolo 15, commi 2 e 6, del
decreto legislativo 23 febbraio 2006, n. 109 e’ sospeso durante il
tempo in cui il procedimento disciplinare e’ rinviato per l’assenza
del testimone, del consulente tecnico, del perito o di altra persona
citata a comparire per esigenze di acquisizione della prova, quando
l’assenza e’ giustificata dalle restrizioni ai movimenti imposte
dall’obbligo di quarantena o dalla sottoposizione a isolamento
fiduciario in conseguenza delle misure urgenti in materia di
contenimento e gestione della emergenza epidemiologica da COVID-19
sul territorio nazionale previste dalla legge o dalle disposizioni
attuative dettate con decreti del Presidente del Consiglio dei
ministri o del Ministro della Salute. Agli effetti della durata della
sospensione dei termini si applica la disposizione di cui al comma 2.